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Interview

INTERVISTA NITCH FUNZINE

DIREI DI COMINCIARE PROPRIO DALLA GENESI DEL PROGETTO L.C.B.: COME NASCE E PER QUALI MOTIVAZIONI.


Il progetto "Le Cose Bianche" nasce, almeno in origine, come costola di Adamo del mio precedente gruppo i "Malameccanica"dove ero alla voce e al basso elettrico. Sentivo il bisogno di dedicarmi a sonorità più oltranziste ed oscure,anche eccessive, e dato che nei Malameccanica il sound era molto più rarefatto e soft ho deciso di dare vita ad un progetto musicale a se stante, per certi aspetti non del tutto parallelo con il precedente, che ponesse l'accento solo sulla sperimentazione sonora nuda e cruda.

QUALI SONO STATE LE TUE PASSATE ESPERIENZE E QUANTO L.C.B. SI DISCOSTA DA ESSE?

Musicalmente ne ho avute diverse. Sia in veste di chitarrista che in quelle di bassista. Ho iniziato a suonare diversi anni fa, rock, blues, reggae, dub. Come bassista,vuoi perchè siamo più facilmente intercambiabili dei chitarristi ho suonato davvero unpò di tutto. Solo verso i venti anni mi sono avvicinato in maniera preponderante alla drum and bass, trip-hop, alla down tempo e successivamente all 'industrial, da quello più sofisticato a quello più estremo. Quest'ultimo avvicinarsi è diventato un vero e proprio amore per il genere, da esso,in maniera assolutamente consequenziale e naturale sono nati i Malameccani e L.C.B. appunto.

IL SOUND DI L.C.B. ATTRAVERSA MOLTI AMBITI. PUR PREVALENDO SONORITA' INDUSTRIAL-NOISE SI ARRIVA A TOCCARE SONORITA' ELETTRONICHE SGANCIATE DA QUESTO AMBITO, ED IL TUTTO SEMPRE CON QUELLA CHE DEFINIREI UAN CERTA ELEGANZA. TI SEI MAI POSTO UN OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE A LIVELLO DI SONORITA' ?

Giuste osservazioni. Questo milk-shake è dovuto appunto ai miei ascolti. Inevitabilmente trip-hop, industrial si sono mischiati nella mia testa dando origine, spesso in maniera involontaria, a brani che in sei p sette minuti svariano su i due generi. Non ho mai pensato di raggiungere nessun obiettivo, per me era solo un gioco extratemporaneo al di fuori di una realtà più canonica. Solo successivamente quando alcuen etichette si sono fatte avanti ho capito che forse avrei potuto raggiungere alemno un obiettivo che sogna chiunque faccia musica: realizzare almeno un disco decente , dignitoso, dove poter inserire dei brani che rispecchiassero la mia idea di suono, il tutto unito ad un artwork funzionale. Ci sono riuscito. Piùdi una volta. Sono stato fin troppo fortunato.

ESISTE UN LAVORO CHE CONSIDERI PIU' RIUSCITO RISPETTO AD ALTRI?

Quell a cui sono sentimentalmente più legato è "Modern Holocaust". Ma solo perchè è il primo. Il più riuscito è l'ultimo che ho realizzato "Gli anni passati da solo non saranno mai restituiti" perchè c'è dentro oltre al noise un pò di sana poetica nelle linee melodiche, quelle poche che ci sono, che spesso ho voluto trascurare in virtù di bordoni più violenti. Però devo anche dire che davvero un bel lavoro è stato lo split con il mio amico DECRETO K. Ne vado davvero orgogliso.

NEI TUOI ALBUM RICORRONO SPESSO CANZONI GIA' PUBBLICATE IN LAVORI PRECEDENTI. C'E'UN FILO CONDUTTORE CHE LEGA TUTTI QUANTI GLI ALBUM DI L.C.B.? CON QUALE CRITERIO (SE ESISTE) SCEGLI LE CANZONI DA REINSERIRE?

Nessun criterio di per sé. Il tema dai titoli è sempre quello però: l'impossibilità di realizzare rapporti umani basati sulla fiducia e su di un amore puro e cristallino. Le canzoni che ricorrono in vari album sono lìper un smeplice motivo: sono state le etichette a volerle. Ad esempio "VI" è quasi in tutti i miei dischi. Piace. M e la chiedono ed io la reinserisco volentieri.

ESISTE QUINDI UN LEGAME TRA FATTI DELLA TUA VITA PERSONALE E LA MUSICA DEL PROGETTO? L'IDEA E' DI AVERE A CHE FARE CON QUALCOSA DI MOLTO INTIMO...

Assolutamente sì. Tutto quello che faccio artisticamente parlando è legato alla mia vita privata. Qualunque riga che scrivo, qualunque rumore che scelgodi produrre o di campionare, qualuqnue loop di basso, in una qualche maniera a volte inconscia, nascono come naturali colonne sonore della mia vita privata. Né più, né meno.

QUALI TIPI DI STRUMENTAZIONE USI PER CREARE UN ALBUM? UTILIZZI CAMPIONAMENTI O CREI EX NOVO TUTTI I SUONI ATTRAVERSO DIVERSI STRUMENTI?

Dipende. Generalmente a parte il computer con alcuni suoi controller, uso un sintetizzatore analogico un pò vecchiotto, diversi pedali, uan drum - machine e poi a volte strumenti convenzionali quali chitarra, basso. Quanto ai campioni anche qui dipende, spesso li creo ex novo, altre volte mi diverto molto a campionare roba già esistente. Il grosso del lavoro comunque avviene in post produzione quando equalizzo, scelgo cosa tenere, cosa tagliare, come collegare due bordoni fra loro e così via. I miei pezzi acquisiscono un senso solo alla fine. Un pò come la vita.

PER QUANTO RIGUARDA I LIVE INVECEHAI MAI PENSATO DI PORTARE L.C.B. DAL VIVO OPPURE NON LO RITIENI NECESSARIO ?

Ho avuto diverse proposte. Non mi hanno mai entusiasmato molto, per un solo problema: i costi. Si va a rimessa. Non m'interessa fare soldi con la musica, ma non posso nemmeno permettermi di perderne. Però a parte questo discorso dozzinale se ci fosseo qualcosa di davvero carino o qualcosa di ben fatto per gli appassionati parteciperei anche gratis.

 

 

INTERVISTA FOLLIA PRIMORDIALE ZINE

 

1)Benvenuti nelle pagine della Follia Primordiale Zine, parlami della musica del progetto Le Cose Bianche. La frase sperimentalismo ipnotico elettronico può calzare per identificare la tua musica?

Ciao e grazie per questa intervista. La frase che hai coniato direi che calza perfettamente con il mio immaginario sonoro ed anche visivo (sia nei miei video, che nei mie artwork). Le mie tracce sono il frutto di un processo creativo che trova il suo senso nel momento stesso in cui viene impiantato ed infine realizzato e che si nutre sostanzialmente di suggestioni, sensazioni, che nascono e si muovono a caldo dentro di me mentre metto mano al mio sintetizzatore. Il tutto mediato e disorganizzatamente condotto dalle influenze di alcune mie letture, di una certa cinematografia ed ovviamente dalla mia vita privata.

2)Come riesci a manipolare e a gettare le basi per creare un lavoro. quanto e difficile creare tale musica?

Domanda difficile, nel senso che non credo esita una difficoltà oggettiva nel produrre questo tipo di musica. La vera difficoltà sta nel dare un senso a ciò che si sta facendo, nell'attribuire un significato anche concettuale al prodotto su cui uno sta lavorando. Non saprei dire se ci sono sempre riuscito, sicuro però che non getto le basi neanche per venti secondi di musica se non ho qualcosa da dire o da esprimere. Se molto del mio tempo lo trascorro a leggere e a vedere film che mi possano aiutare a corroborare il mio linguaggio estetico-musicale in L.C.B. , il mio approccio nella composizione vera e propria è abbastanza rozzo e spiccio. Lo è sempre stato. Genuino e istintivo probabilmente. L'unica cosa che è concretamente cambiata in questi ultimi anni è la strumentazione: non uso più nulla di digitale, se avessi la possibilita registrerei solo su nastro, ma mi devo accontentare del pc. Uso un vecchio residuato bellico, un sintetizzatore full analog, e solo pedali analogici anch'essi reduci dagli anni '70 ed '80. Il tutto in presa diretta, nessuna sovraincisione, ed anche la voce, le poche volte che viene inserita, è registrata in contemporanea con il sintetizzatore. Quando invece scelgo di associare brani di film alle mie tracce, non faccio altro che selezionare la parte del film che mi interessa, la campiono, la carico, la mando in play e ci suono sopra in tempo reale. Come se stessi facendo una mia personale colonna sonora. Solo successivamente decido se tagliuzzare la parte del film con i suoi dialoghi a vantaggio di ciò che ho registrato.

3)Adoro alla follia la musica da te creata,riesce ha creare musica originale e minimalista, ma voglio capire una cosa, prima di tutto, il nome Le Cose Bianche come è nato?

Su questo nome e sulla sua origine mi è stato chiesto davvero di tutto. Se è riferito a malattie sessualmente trasmissibili, se faccio uso di droghe, se è tratto da qualche film, o se è una citazione di Dostoievski. La genesi del nome Le Cose Bianche rispetto a tutto questo è talmente banale che ormai non ha più senso spiegarla. Lascio che ognuno pensi ciò che più gli aggrada, che scelga come meglio crede. L'importante che si lasci trascinare dentro ciò che si cela dietro al nome del progetto, che si lasci contagiare da ciò pervade l'emisfero musicale e non di L.C.B.

4)Oramai la crisi attanaglia tutta l'europa e questo purtroppo va a ripercuotersi sulle varie arti come la musica etc, secondo te come riescono a vivere o a sopravvivere gruppi,label, dinanzi a tale situazione disastrosa?

Non saprei. Il mondo musicale da cui provengo non si pone il problema di sopravvivere economicamente con ciò che crea. Sono poche le realtà del panorama industrial-power electronics autoctone che riescono in questo. Aprire un discorso sul mercato della musica è pericoloso e richiede una certa esperienza nel settore che sinceramente io non posseggo. Le mie sarebbero solo opinioni personali che lascerebbero il tempo che trovano. Personalmente molte delle realtà emergenti e ben più che emergenti del mio ambito musicale mi disgustano. Sono pochissimi i progetti che io tengo in considerazione e con cui ho il piacere di tenere rapporti. Mi stupisce che alcuni abbiano considerazione dalle varie riviste di settore e mi stupisce persino che abbiano label che gli fanno uscire i dischi. In molti di questi progetti non trovo nè onestà intellettuale, nè artistica. Quest'ultima secondo me è l'unico ingredienteutile per poter sopravvivere alla crisi artistica che ormai dilaga da anni.

5)Oltre alla musica sei affascinato anche da film particolari?

Assolutamente si. Sono un cinefilo onnivoro e vorace ed un collezionista di VHS e Dvd. Molti dei brani di L.C.B. portano i titoli di alcune pellicole, altri invece sono dei veri e propri omaggi, con l 'inserimento di dialoghi, campioni e quant'altro. Inoltre non è un mistero che il cinema, un certo tipo di cinema, sia una delle colonne che sorreggono il mio progetto. I registi a cui maggiormente "rubo" sono Alberto Cavallone, Pasolini Antonioni, Visconti, Friedkin, WIlliam Lustig, poi di solito pesco nel cinema horror di serie B statunitense e non, da Basket Case fino a The Brain, ed ovviamente al cinema di genere di casa nostra dai cannibal movie a certi thriller e un paio di poliziotteschi fatti come si deve; di questi ultimi c'è un vero abuso in ambito musicale negli ultimi anni. Si è sviluppata una certa moda e cerco di tenermene lontano il più possibile. Anche perchè in tutta onestà la maggior parte dei poliziotteschi autoctoni è davvero imbevibile.

6)La tua musica riesce ad essere una cantilena del terrore e quando ascolto la tua musica mi sento su un altro pianeta; quando suoni la tua musica, dentro di te, che animale senti di essere?

Sono semplicemente me stesso. Con tutti i miei difetti, le mie ombre, i miei lati oscuri. Raramente implico i pregi nel mio fare musica, i pochi pregi che ho li preservo per la mia vita privata. E poi come musicista in senso stretto non è che ho poi così tante doti tecniche. Se dovessi comunque scegliere un animale è presto detto: un cane. Meglio ancora un pastore tedesco. Meglio ancora: un lupo.

7)Siamo giunti alla fine,e stato un piacere fare questa intervista. Cosa succederà in casa L.C.B. nel 2013?

Ho concluso il 2012 ed ho iniziato questi primi mesi del 2013 dedicandomi e concludendo ad alcune collaborazioni che avevo in cantiere da qualche tempo. E' uscito anche un bellissimo split con Davide Femia (anche M.D.T.) per la sua Santos Produzioni. Il resto del 2013 vedrà L.C.B. protagonista di alcune interessanti release. Parabused per la Wispering e Lavoro in pelle per la più nota Placenta Rec. Poi mi metterò a registrare materiale inedito per la Murderabilia Records, giovane, piccola e promettente etichetta italiana. Uno dei pochissimi casi in cui sono stato io a chiedere fortemente di lavorare con loro. Le loro release sono semplicemente affascinanti, eleganti, estreme e sopra le righe. Hanno stile. E inoltre con un'altra label stiamo preparando un box che racchiudera 5 o 6 dischi, il tutto mirato a ricostruire il percorso di L.C.B. dal 2008 ad oggi, nel suo quinquennale dalla nascita. Io per primo sono curioso di vedere come sarà questo 2013.

 

 

INTERVISTA SOUNDS BEHIND THE CORNER

SOUNDS BEHIND THE CORNER "Da un oggetto non ci si aspetta nulla di diverso da quello che tu gli attribuisci". E' proprio vero. Schivo e riservato, ma allo stesso tempo emotivamente risoluto, Giò ci racconta il suo limite e la sua apertura verso le cose, le stesse che presagisce dall' imput esterno, inteso come forma d'arte, nei suoi libri, nei suoi film, nelle donne e nei suoi ascolti c'è tutto quello che rovescia nei suoi progetti , invertendoli in rumori. Sono i rumori delle cose bianche, i rumori delle sue fisime che prendono forma in un contesto isolato, appartato dentro le sue angosce. Poco fiducioso verso la nuova avanguardia Industrial, si pone il limite in una società che ha già "detto tutto" ma nel contempo non resta altro che rifarsi, guardando al passato, facendosi affascinare dalle origini e riproponendo il tutto nella maniera più intimista possibile, appropiandosi dei contenuti che hanno lanciato con successo l'inventiva, rimanendo quindi fedeli a certe modalità d'approccio per riproporre senza esagerazioni. L'arte della casualità segue inconsciamente uno stato d'animo tormentato dove Giò si rivela, come instantanee della psiche, violente o non violente che siano.

Ciao Giò, innanzitutto Sounds Behind The Corner ti ringrazia per averci dato la possibilità di scambiare due chiacchiere. Inizierei chiedendoti com'è nata la passione per la musica/non musica se così /vogliamo definirla per certi aspetti) in questo caso l'industrial se i tuoi etimi musicali hanno come sfondo il rock, il blues e la drum'n base

Mi sono avvicinato alla musica in età adolescenziale, sostanzialmente nasco come bassista con attitudine appunto prettamente legata al rock e al blues ,poi con gli anni mi sono avvicinato alla drum'n base al trip hop, ai gruppi come Tricky, Portishead, Massive Attack che sono stati la mia linea guida; poi dopo ho scoperto altre realtà elettroniche un po' più deviate Einstürzende Neubauten, Laibach e da li, poi, scoprire tutti i sottogeneri dell'apparato industriale è stato consequenziale

Cosa precisamente ha segnato la tua svolta musicale?

Forse un insieme di circostanze, il gusto estetico che cambia, un interesse per certi film, certe letture, certe poetiche non comuni. Diciamo che l'industrial e la power elettronics sono diventate un po' la colonna sonora della mia vita fino ad oggi, ho trovato un humus abbastanza fertile per la mia poetica, per la mia ossessione, per la mia vita.

L.C.B. ovvero Le Cose Bianche. Perchè questo nome?

Ormai non ha più senso spiegarlo, chiunque mi ha fatto questa domanda ha dato una propria interpretazione; chi ha visto citazioni di Dostoevskij o chi ha pensato potesse evocare immagini forti/estreme. Spiegarlo adesso non ha più senso, ormai il valore reale che dava il nome è molto meno potente di quello che poi ha suscitato in alcune persone

Di solito utilizzi il termine Power Elettronics per contraddistinguere il ruolo che la tua musica ha nella "società underground" piuttosto che l'industrial. Cosa li differenzia?

Questa è una domanda che ho fatto a Maurizio Bianchi a cui lui non ha risposto in quanto non si riteneva così tecnico da poter rispondere figuriamoci io. Se l'industrial è il cinema di seria A la Power Elettronics è il buon sano B movie, se esiste " braccio violento della legge", che potrebbe essere l'industrial, "Roma violenta" potrebbe essere la Power Elettronics.

"Modern Holocaust" uscito nel 2009 segna la nascita di LCB. Cosa è cambiato d'allora a livello di "poetica" o di messaggio(se è cambiato qualcosa) ad oggi?

E' cambiata la strumentazione, prima c'era l'utilizzo del digitale non in maniera invasiva ma preponderante, l'uso di campioni, sopratutto cellule ritmiche ormai sparite , ora tutto è analogico . Andando avanti è stato un ritorno indietro a quel che è era l'approccio compositivo delle realtà che io amo come Maurizio Bianchi o Atrax Morgue cioè sintetizzatore analogico, unica traccia e in presa diretta senza sovraincisioni, senza rimettere mano, una fotografia del momento cosa che prima non avveniva, c'era un ragionamento maggiore.

Tra le tue influenze, c'è maurizio Bianchi uno dei primi precursori italiani dell'industrial. Cosa stima di quest'uomo ma soprauttutto cosa ti infastidisce o ti ha infastidito?

Infastidito no, però mi dispiace che abbia "cessato" l'attività. Maurizio Bianchi è stato il precursore a livello mondiale insieme ad altri progetti dell'industrial addirittura in Italia è stato il prima ha di poco anticipato Marinelli, del progetto Laxative Souls che arriva circa un anno dopo, per me MB è una sorta di mentore, di maestro, apprezzo quasi tutta la sua produzione se non tutta. Lui ha creato un genere dal nulla ha fondato un genere che non esisteva, già questo vale più di mille mie risposte

Durante l'anno usciranno diversi album, due dei quali segnano un netto cambiamento che sfigura le sonorità classiche di LCB; uno è "SanSabba" per "Santos Production", l'altro "Come Sonno Nel Ventre"per la "Murderabilia Records". Ho ascoltato alcune anteprime e devo dire che sono decisamente più bellicosi ma mantengono sempre la linea classica di LCB. Questo forte cambiamento rispecchia il tuo attuale stato emotivo oppure è un cambiamento fine a se stesso che parte dal presupposto di sperimentare

Direi che è una fotografia del momento che sto attraversando a livello emotivo. Sintetizza perfettamente molte sfumature di me, non c'è nessun tipo di programmazione in quello che sto registrando adesso anzi è quanto di più affidato al caso vi sia rispetto al passato per cui se esce apparentemente e anche non apparentemente più violento vuol dire che lo è.

L'art work delle tue copertine è costituito da immagini dispotiche, spietate e retoriche. Si va da immagini di desolazione a corpi martoriati, genocidi, bambole sfigurate, oggetti fatali e preoccupanti, scene di solitudine e decadenza. Cosa fondamentalmente cerca di comunicare?

La questione artwork richiede un po' di tempo. Le uscite che vanno dal 2010 al 2012 sono state realizzate dalle etichette che le producevano, io non ho curato nulla. Dicevo a chi si è occupava di questo lasciatevi ispirare dalla musica, scegliete voi; le precedenti erano più omaggi a un tipo d'apparato visivo anni '80 dell' industrial mentre quelle di adesso le curo io, le foto le faccio io personalmente c'è uno stretto legame autobiografico tra ciò che faccio in musica e ciò che collego in video e foto, sono immagini consequenziali che nascono da ciò che leggo, da ciò che vedo nei film, un mio microcosmo interiore non credo di voler sostanzialmente comunicare qualcosa di specifico se non qualcosa di mio in maniera didascalica.

So che sei un cultore degli oggetti. Possiede una marea di giocattoli che continua ad acquistare, ma non solo … Qual'è la tua "poetica dell' oggetto"?

Il legame che ho con gli oggetti è da ripescare un po' nell'infanzia, una sorta di rievocazione mia personale intima, non credo di avere una poetica dell'oggetto,non sono né Antonioni né Cavallone, come dice il fotografo nel Film "Blue Movie" - " mi piacciono gli oggetti perchè la loro superficie mi trasmette sicurezza" , mi piace anche il potere evocativo che hanno. Da un oggetto non ci si aspetta nulla di diverso da quello che tu gli attribuisci. Altera il mio stato emotivo esattamente come io lo voglio alterare.

Le donne. Carnefici o vittime? Oggetti o soggetti?

Entrambi

Quanto hanno influenzato artisticamente parlando le donne nella sua carriera con LCB? Questo senso di ripugnanza nei confronti del sesso femminile che si evince da immagini, parole e scelte filmistiche a cui s'ispira e che hanno come grado assoluto l'asservimento e il dominio maschile rispecchiano in qualche modo la sua esistenza e il suo rapporto con le donne?

Non credo di aver un senso di ripugnanza nei confronti del femminile. Quello che esce dalle mie immagini o dalla musica che faccio è strettamente legato da ciò che ho visto, ciò che ho letto e filtrato nella mia esperienza personale. L'asservimento può nascondere l'accondiscendenza. Non credo esista un reale asservimento né una reale esigenza a farsi dominare. Nella mia intimità tutto è dettato da giochi di ruoli personali, o comunque da un dialogo tra uomo e donna un po' come il dialogo di cui parla Marlon Brando in Ultimo tango a Parigi: - tutto ciò che importante tra un uomo e una donna è l'uomo la donna una stanza.

Tornando a domande un po' più tranquille, cosa pensa invece della carrellata di progetti Power eletronics/industrial contemporanei?

Negli ultimi 10 anni c'è moltissima roba di buona qualità e moltissima meno. Di emergenti, come anche il mio progetto, penso il peggio possibile. Sono pochi i progetti emergenti proponibili si contano su una sola mano. Nomi esteri e mondiali invece: Maurizio Bianchi, Laibach ,Whitehouse Sutclife, Jugendm emergenti stimo moltissimo Decreto K ,I.M.D.P., Nekrofellatio, gruppi di amici come Autocancrena, Wertham qualcosa di Urna, Splinter vs Stalin, Fecalove, Tsidmz dove parteciperò a un suo disco. Sono tanti ma allo stesso tempo pochi.

Novità e avanguardia. Crede in questo binomio?

No. Non esiste più né novità né avanguardia. Chi pensa di creare , di essere avanguardista mente a se stesso. Tutto ciò d'importante e di valido doveva essere detto e fatto è stato detto è fatto credo nella ripresa di certi stili, nell'interpretazione e nella personalizzazione ma non credo che ci sia qualcosa di nuovo d' avanguardistico ;non sono conservatore è che non vedo la novità . Sperimento su me stesso nel momento in cui io faccio un pezzo vedo dove posso arrivare ma non parto mai dal presupposto di fare un suono sperimentale rispetto a suoni già creati anzi ciò che faccio io è uguale a ciò che è stato fatto solo che a me piace quella roba là e se viene leggermente simile ben venga. La mia è sempre una scelta inconscia.

 

 


 

 

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